Da 50 anni
al vostro
servizio

Disponiamo di numerose unità mobili compatte
  • Completamente autonome e automatizzate

(si esegue il servizio senza l’assistenza del cliente e in piena sicurezza)

  • Montate su skid scarrabili e autolivellanti

(si accantierano agevolmente e sono sempre accompagnate da autocarro scarrabile)

  • Adattabili a numerose tipologie di liquami

(abbiamo sperimentato con successo la disidratazione di fanghi molto particolari)

  • Di rapidissimo accantieramento

(in condizioni normali in 1/2 ora si avvia la lavorazione)

Più specifiche:
  • Energia elettrica da rete (se non fornita da nostro gruppo elettrogeno integrato): minimo 110A con cavo di sezione adeguata fino a nostro quadro elettrico.
  • Fornitura acqua pulita a max 25/30 mt dal cantiere: minimo 3 atm e 4 mc/h.
  • Piazzola adeguata all’installazione cantiere nelle vicinanze degli attacchi e utenze.
Allestimento generale:

Centrifuga o decanter orizzontale.

Quadro di gestione e controllo.

Portate nominali fino a 120 mc/h.

Pompe fanghi, polielettrolita e chiarificato.

Centralina automatica polielettrolita.

Coclee evacuazione fanghi.

Misuratori di portata elettronici.

Gruppo elettrogeno fino a 150 Kw.

Dimensioni 6000 x 2500 x 2500.

Tubazioni fango/chiarificato/acqua fino a 80 mt.

Smaltite

il vostro fango disidratandolo sul posto con notevoli vantaggi economici e ambientali.

Sostituite

temporaneamente o totalmente, le funzioni svolte dalla vostra stazione di disidratazione fissa esistente.

Affidateci

anche il servizio che comprende il trasporto e lo smaltimento dei fanghi palabili generati dal processo.

La disidratazione meccanica permette di estrapolare dal fango liquido la parte acquosa (chiarificato, centrato o filtrato), restituendo un terriccio farinoso (fango palabile).

Il processo prevede un primo condizionamento del fango liquido con flocculate (polielettrolita liquido) che attrae le particelle di solidi aggregandole in fiocchi sospesi. Il refluo così addensato viene iniettato in un tamburo rotante in cui si generano forze prossime a 3.000 volte la forza di gravità. L’enorme spinta interna generata appesantisce e asciuga i fiocchi che si compattano in una massa semisolida estratta dal cilindro tramite una coclea in relativa lenta rotazione.

 
  • Il fango palabile è solitamente il rifiuto da gestire e smaltire,
  • Il chiarificato è reimmesso in testa all’impianto di depurazione che ha generato i fanghi. Essendo privato dei solidi sospesi ripasserà dal processo depurativo senza appesantirlo.
    • Il DL152/06 art.208 autorizza, regola e consente questa attività per legge.
  • L’attività consente di ridurre notevolmente il fango liquido: da circa 100-150 mc di fango liquido si possono estrarre solamente 5–15 tonn di fango palabile lasciando il chiarificato sul posto. Il coefficiente di riduzione dipende in gran parte dalla qualità e densità del fango liquido di partenza.
Cilindro tamburo rotante in primo piano. A fianco coclea di estrazione sfilata.
La disidratazione con unità e impianti mobili, esternalizzata, conto terzi, sul posto:
  • Annulla i costi di gestione interni aziendali derivanti dalla linea fanghi (operatori specializzati, macchine fisse e aree dedicate). Il depuratore dovrà avere uno stoccaggio fanghi di almeno alcune decine di mc per rendere il servizio con impianto mobile logisticamente ed economicamente conveniente.
  • Sostituisce linee fanghi fisse esistenti durante le fasi di manutenzione delle macchine per revisioni programmate o guasti.
  • Affianca linee di trattamento fango fisse durante periodi di sovraproduzione.

I vantaggi rispetto allo smaltimento liquido sono principalmente:

  • Volumi giornalieri trattabili notevolmente superiori, circa 100 – 400 mc in 10 ore, con possibilità di lavoro anche H24.
  • Costi di trasporto e smaltimento generali notevolmente ridotti, in quanto i quantitativi da gestire sono molto inferiori.
I nostri pianali mobili installano centrifughe orizzontali che permettono ottimi risultati prestazionali con piazzamento veloce e polivalente anche in spazi ristretti.

Ad oggi le principali macchine per disidratazione meccanica dei fanghi sono: nastropressa, filtropressa, pressa vite.

I vantaggi della centrifuga orizzontale, rispetto alle altre tecnologie:

  • Nastropressa:
    • a pari velocità di trattamento la macchina è molto ingombrante e quindi deve essere installata su unità mobili più grandi e logisticamente scomode.
    • restituisce generalmente un palabile più umido, quindi riduce meno il volume del fango iniziale;
    • Tecnologia obsoleta in generale abbandono in quanto meno efficiente rispetto alle altre.
    • In proporzione al trattamento, si utilizza molta acqua per i controlavaggi delle tele filtranti
  • Filtropressa:
    • a pari velocità di trattamento la macchina è molto ingombrante e quindi deve essere installata su unità mobili più grandi e logisticamente scomode.
    • la velocità di processo non è costante ma ha momenti di riempimento e momenti di fermo, il processo discontinuo potrebbe generali problemi di gestione;
    • restituisce fango palabile in mattonelle compatte che potrebbero creare problemi all’attività di smaltimento successivo;
    • per aiutare il processo di disidratazione solitamente si addiziona calce al fango liquido per facilitarne la flocculazione. La movimentazione della calce genera problemi logistici sul posto. La calce aggiunta inoltre si lega completamente nel fango palabile aumentandone il peso;
  • Pressa a vite:
    • a pari velocità di trattamento la macchina è molto ingombrante e quindi deve essere installata su unità mobili più grandi e logisticamente scomode. Esistono impianti mobili con velocità di processo cinque / dieci volte inferiori alla nostra media;
    • restituisce generalmente un palabile più umido quindi riduce meno il volume del fango iniziale;
    • In proporzione al trattamento, si utilizza molta acqua per i controlavaggi delle zone filtranti;
    • Tecnologia relativamente nuova rispetto alle altre quindi con possibili margini di sviluppo ancora da conoscere.

Queste considerazioni personali scaturiscono dalla nostra esperienza e non devono essere prese come certe e certificate. Si riferiscono al periodo 2024 – 2025, quindi nuovi sviluppi potrebbero differenziare ed integrare le nostre congetture.